Premi ricevuti

Premio città di Grottammare 27.4.2013

La partecipazione a Concorsi Letterari sta diventando ormai una piacevole abitudine. Deliziose riunioni conviviali che precedono o seguono emozionanti cerimonie di premiazione danno l’occasione di frequentare e conoscere intellettuali, poeti e scrittori sia neofiti che già affermati, sempre di notevole livello culturale, alle volte anche molto famosi. Fortuna o abilità hanno fatto sì che io sia premiato (piazzamenti vari) praticamente in quasi tutti i Concorsi a cui ho partecipato e ne sono, naturalmente, molto orgoglioso. Immagino di peccare d’immodestia, ma perché non dovrei essere contento? Diceva Shopenhauer che nelle persone di capacità limitate la modestia è semplice onestà, ma in chi possiede qualche talento è ipocrisia. Non odiatemi per questo, mi raccomando.

La prima partecipazione ad un concorso letterario, nell’autunno 2005 si conclude con il raggiungimento del terzo posto con “Un triste distacco”. E’ la prima edizione di “Un ricordo nel cuore” organizzato da Gens Adriae. Questa la motivazione:

E’ un ricordo del cuore quello che l’autore realizza con il suo saggio, ma anche un’analisi storico-socio-economico di Trieste negli anni 1940-1955. L’inizio descrittivo delinea, con efficacia, la personalità singolare del padre, la forma paratattica assicura immediatezza ed essenzialità allo svolgimento dei fatti.


A poca distanza di tempo partecipo al concorso “Festa di compleanno” per i 75 anni di un settimanale locale e mi viene assegnato il primo premio nella sezione racconti dedicati ai ragazzi per “Un compleanno con un dente di meno”. Tra i componenti della giuria c’era Pino Roveredo e ricevo il premio dalle mani della  dottoressa Fabiana Martini che nel 2011 diventerà vicesindaco di Trieste.

Nell’estate del 2006 provo a partecipare ad un concorso fuori Trieste. E’ la sedicesima edizione di “Parole ed immagini” che si svolge a Mellana di Boves (Cuneo).  Improvviso una storia di sapore campagnolo che  spedisco ad oltre seicento chilometri di distanza. Mi viene conferito il secondo premio con questa motivazione:

Una fiaba originale dove il racconto di un bambino fa rivivere la realtà di una vita povera e difficile ma ricca di valori. La giuria ha ritenuto assegnare a questo lavoro fresco e genuino scritto in modo corretto e lineare, il secondo premio.

Nella tarda primavera del 2007, la scrittrice e poetessa Carla Mocavero, madrina del mio libro “Una corsa incontro al passato”, invita tutti i partecipanti al corso di scrittura creativa dell’anno precedente, imperniato sulla favola, a mandare uno dei loro elaborati al concorso “Una favola per sognare” bandito dal Lions Club Trieste Miramar. Mi viene assegnata una menzione d’onore con coppa e diploma.

Viene stampato anche un volumetto con i racconti premiati:


A fine settembre 2007 muore Silvana Favento, una delle mule delle quattro case, fantastico e fantasticato luogo della mia seconda infanzia e adolescenza, che trova un posto importante nel mio libro “Una corsa incontro al passato”. Dopo il funerale che riunisce i muli e le mule che soltanto due anni prima avevano festeggiato in grande allegria il cinquantenario delle case, praticamente alla scadenza della terza edizione del concorso “Un ricordo nel cuore”, decido di partecipare nuovamente con un doveroso omaggio all’amica Silvana. Secondo posto, ed alla premiazione, alla presenza delle mule e del marito, mi viene data anche l’opportunità di leggere il mio racconto. Il giudizio dice:

La narrazione, soffusa di dolce nostalgia, si snoda piana ed avvincente, delineando, con ricchezza di particolari, un’epoca, uno stile di vita, un modo di divertirsi e di crescere assieme ai propri coetanei. Ma essa, indirettamente, conferma quanto sia prezioso il dono del ricordo che ci permette di vivere esperienze ed emozioni profonde, annullando, magicamente, il tempo trascorso.

Nell’anno accademico 2008-2009 all’Universtità della Terza età, Carla Mocavero indice un concorso per i partecipanti al suo corso di scrittura creativa. Si tratta di scrivere un racconto giallo che mi coglie un po’ impreparato perché è un genere che normalmente non seguo né m’interessa, ma un terzo posto arriva comunque, con la seguente motivazione:

Terzo premio a Willy Piccini autore di “Colpa di Joyce”, un racconto che sviluppa tutti i canoni classici del giallo, dal delitto alla caccia all’assassino, in una cornice godibile anche se un po’ ridondante.

A febbraio 2011 decido di partecipare, seconda volta fuori Trieste,  al concorso “I nonni raccontano” organizzato dal Lions Club di Città della Pieve (PG). Sembrerebbe indirizzato ai bambini delle scuole primarie per cui attingo un po’ dalla storiella che avevo ambientato in campagna, riprendo dettagli da un racconto sul topolino dei denti mescolando ed allungando per mettere insieme una favoletta nuova.  Ne ricavo grandissima soddisfazione perché viene offerto a me ed alla mia compagna Maria Teresa un soggiorno di due notti al Park Hotel Logge del Perugino nella bellissima città umbra. Al venerdì mattina infatti, i sei finalisti devono affrontare un dibattito che oserei definire delizioso con i ragazzi della locale scuola media “Pietro Vannucci”. Per me c’è un gradito terzo posto, ma mi rimangono nel cuore quei ragazzi che mi conquistano e conquisto poiché, occupando la scuola un antico convento con chiostro e larghissimi corridoi, la disputa di oltre due ore avviene per l’appunto in uno di questi corridoi. L’affermare di trovarmi pienamente a mio agio lì, perché sono il più grande conoscitore di corridoi scolastici della provincia di Trieste, avendo trascorso fuori dalla porta (delle aule) una parte veramente considerevole della mia vita scolastica, mi trasforma in una specie di icona tanto che qualche collega mi considera vincitore morale visto l’entusiasmo ai miei interventi da parte di quelli che sono divenuti miei fans. Entusiasmo che si ripeterà l’indomani alla premiazione ufficiale nel teatro locale, un vero, prezioso gioiellino, affollato dagli stessi studenti. Terzo premio, ripeto, accompagnato da congruo assegno, gradito voluminoso mazzo di fiori per la mia compagna, e pranzo ufficiale offerto dal Lions Club di Città della Pieve. Le foto purtroppo non sono granché per la scelta di non usare il flash, ne metto un paio, indicative, per ricordo.

Versione spagnola, per i ragazzi della II F: vedasi in cartella “altri scritti”, in fondo.

Alla terza edizione del “Città di Grottammare” che corrisponde, quasi un calembour, alla mia terza partecipazione ad un Concorso Letterario fuori Trieste, le cose cominciano a farsi veramente interessanti. Su 347 concorrenti di tutte le regioni d’Italia e Svizzera con 748 opere di poesia e narrativa, risulto vincitore assoluto di quest’ultima categoria (su 139 concorrenti) con il racconto “Settimo: non rubare (così dicono)”.  Ancora una volta offrono a me ed a Maria Teresa due pernottamenti a pensione completa, stavolta al Residence Hotel “Le Terrazze” di Grottammare (lussuoso appartamento con annessa oasi di palme, piscine, spiaggia). Premiazione in una gremitissima Kursaal alla presenza di Sindaco ed Assessore alla Cultura, con coppa enorme, due litografie d’autore, una ispirata al mio racconto, e premio in denaro.

Ricchissima cena di gala, a numero chiuso di 200 persone, condotta con maestria da Giuseppe Vultaggio e condita da ulteriori premi, cotillons e sorprese varie.

e no podeva mancar… (no so, iero l’ultimo premiado e nissun prima la gaveva basada. I devi esser mati)


Motivazione e nota critica:

Secondo posto all’VIII Concorso “Lella Razza” a Sant’Angelo Lodigiano, allegati articoli dei giornali “Il cittadino” e foto.

Foto che risulta troppo piccola, forse nemmeno ben decifrabile, ma importante perché testimone della nostra commozione alla lettura del testo. Non certo per il valore del premio, ma per l’argomento che ci tocca particolarmente. È uno dei miei migliori racconti, se non il migliore:

Mah! Alla fin fine, non me lo ricordo assolutamente, ma sembra che stiamo ridendo un po’ tutti. Mi sarà saltato fuori ugualmente qualche witz.

Alla quarta edizione del “Città di Grottammare” concorrono stavolta oltre 400 autori con 847 opere. 171 sono i racconti e, dopo la vittoria dello scorso anno, conquisto un graditissimo terzo posto con “Cinque in un baccello”. A sottolineare l’internazionalità del Concorso, il Premio Speciale “Autore emergente” è andato alla gentile signora Elena Bulfon Bernetič di Portorož (SLO) con cui abbiamo potuto discorrere nel nostro quasi comune dialetto. Presente anche l’ambasciatore del Venezuela in Italia, Julián Isaías Rodríguez Díaz che dopo il mio breve intervento esplicativo al momento della premiazione ha voluto, al termine, congratularsi personalmente con me.

Visto il successo degli anni precedenti viene ripetuta la ricchissima cena di gala, a numero chiuso di 200 persone, ancora una volta magistralmente condotta da Giuseppe Vultaggio e condita da ulteriori premi, cotillons e sorprese varie, burlesque incluso.

L’opinione pubblica sa bene come io sia particolarmente sensibile al fascino muliebre. E qui gli organizzatori pescano ogni anno delle miss strepitose. Così era stato l’anno precedente e così è stato quest’anno.

Fortunatamente non sono Paride e non devo assegnare alcuna mela d’oro ad una vincitrice, così classifico entrambe splendide a pari merito e mi appresto con entusiasmo a baciare Andrea, avendo più avanti anche l’occasione di un apprezzato bis.

Gli organizzatori del Concorso alla cena di gala con l’ambasciatore e la torta con bandera venezolana.

Motivazione e nota critica:

Al 12 maggio 2013 chiudo come semifinalista la partecipazione alla XIX edizione del Trofeo Penna d’Autore.

Al 28 settembre 2013 Finalista alla VII Edizione del Premio Letterario “Città di Perugia”


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